Actaea cordifolia
Una fioritura per la fine dell'estate e l'inizio dell'autunno con infiorescenze bianche formate da piccoli fiori piumosi e alti steli. Questa specie (A.cordifolia) è forte e affidabile e sopporta il caldo estivo più delle altre. La posizione ideale è in ombra luminosa o mezzombra, in terreno fresco, drenato, ricco di sostanza organica. Se il terreno asciuga eccessivamente la pianta sopravvive, ma il fogliame si rovina, accartocciandosi. Lenta a insediarsi, una volta che ha sviluppato bene l'apparato radicale forma bellissimi macchie, decorative anche quando non sono in fiore, per la texture delle foglie.
L'epiteto generico deriva dal termine greco ἀκτῆ (aktè sambuco) formato da alfa privativa e κτῶ (ctò) 'io faccio morire', cioè 'pianta che restituisce la salute'. Dioscoride (De Materia Medica IV, 168) racconta che veniva utilizzata per per guarire dal morso della vipera . Linneo utilizzò questo nome per ribattezzare una pianta chiamata fino ad allora Christophoriana (cioè erba di San Cristoforo), con bacche nere simili a quelle del Sambuco e la chiamò Actaea, perché sosteneva che 'La botanica non deve distinguere i suoi generi con dei nomi di santi o di uomini che sono diventati illustri in un'altra arte' (Philosophia botanica).
L'epiteto specifico in latino significa 'dalle foglie a forma di cuore'.
La pianta è in vaso di 16 cm di diametro
.
PC001A0007H
Scheda tecnica
- Famiglia
- Ranunculaceae Juss.
- Nome botanico della specie
- Actaea cordifolia DC.
- Accentazione e pronuncia
- Actèa cordifòlia
- Sinonimo
- Cimicifuga cordifolia (DC.) Torr. & A.Gray
- Sinonimo
- Cimicifuga racemosa var. cordifolia (DC.) A.Gray
- Altezza Massima
- 120 cm
- Fioritura
- Luglio-Settembre