Nel “Giardino dei Giusti” di Nizza Monferrato l’omaggio al poliziotto Giovanni Palatucci

Salvò dal 1939 fino al suo arresto, nel 1944, circa 5.000 ebrei dalla deportazione nei campi di sterminio nazisti

Oggi 10 febbraio ricorre il 78° anniversario della morte di Giovanni Palatucci, Questore di Fiume, Medaglia d’Oro al Merito Civile e Giusto tra le Nazioni, avvenuta nel campo di concentramento di Dachau, a soli 36 anni. Funzionario di Polizia durante il fascismo, in servizio dal 1937 alla questura di Fiume come commissario e poi questore-reggente, salvò dal 1939 fino al suo arresto, nel 1944, circa 5.000 ebrei dalla deportazione nei campi di sterminio nazisti.

La Questura di Asti e la Città di Nizza Monferrato, alle 11 di domani, 11 febbraio, hanno deciso di rendere omaggio al sacrificio del giovane Funzionario di Polizia collocando, ai piedi del pannello illustrativo in sua memoria, posto all’interno del “Giardino dei Giusti” di via Don Celi, un “sempreverde”. Il Giardino dei Giusti, curato dall’amministrazione comunale nicese, è stato scelto quale cornice significativa per l’evento, poiché si tratta di un’area verde dedicata ai ‘Giusti tra le Nazioni’, ovvero donne e uomini che, in ogni tempo e luogo, hanno salvato vite umane e si sono battuti in favore dei diritti umani durante i genocidi, difendendo la dignità della persona e rifiutando di piegarsi ai totalitarismi e alle discriminazioni tra esseri umani.

Alla breve cerimonia di deposizione saranno presenti, oltre alle Autorità civili, militari e religiose, anche il Cappellano della Polizia di Stato e rappresentanti dell’Istituto per la Storia della Resistenza di Asti. Nella settimana successiva, infine, presso alcune classi delle scuole medie di Nizza, nelle giornate di giovedì 16 e venerdì 17 febbraio avranno luogo alcuni incontri con gli alunni nel corso dei quali due giovani Funzionari della Polizia di Stato della Questura di Asti presenteranno la figura di Giovanni Palatucci, ripercorrendo le fasi salienti della sua vita attraverso filmati e slide: un modo per invitare gli studenti a confrontarsi sulla tematica dei valori trasmessi attraverso il suo sacrificio e dell’importanza della cultura del ricordo.

[Fonte immagini: Wikipedia]