Balanophora laxiflora e potenzialità antitumorali

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Balanophora laxiflora e potenzialità antitumorali

Gli estratti di etanolo ricavati dalla Balanophora laxiflora Hemsl hanno manifestato interessanti potenzialità nell’inibire il carcinoma epatocellulare.

Il Balanophora laxiflora Hemsl è una pianta presente soprattutto nelle foreste subtropicali e tropicali del sud-ovest della Cina, della Thailandia e del Vietnam e vanta un impiego tradizionale in fitoterapia: uno studio recente ha messo in risaltò alcune interessanti proprietà del suo estratto di etanolo per il trattamento del cancro al fegato.

Esiti che sembrano dar seguito ad una precedente ricerca condotta in vitro, a firma dello stesso team di ricerca, in cui è stata evidenziata la capacità di questo estratto nell’inibire la proliferazione e la glicolisi delle cellule tumorali del fegato. In questo studio, ci siamo concentrati sul meccanismo dell’estratto di Balanophora laxiflora Hemsl nel contrastare il cancro al fegato e le metastasi polmonari secondarie al cancro al fegato”, precisano gli autori.

Esiti dello studio

Per la precisione, sono stati identificati 8 ingredienti negli estratti etanolici di Balanophora laxiflora Hemsl.

Tra gli effetti in vivo e in vitro, i ricercatori hanno riscontrato:

  • un’inibizione della vitalità e della migrazione delle cellule tumorali HepG2 e Hepa1-6;
  • l’estratto ha ostacolato la glicolisi, l’assorbimento del glucosio e la generazione di lattato;
  • l’esochinasi II, un enzima chiave coinvolto nella glicolisi, è stato significativamente represso;
  • l’estratto ha inibito la metastasi delle cellule H22 nel polmone e ha alleviato il cancro del fegato ortotopico indotto dalla dietilnitrosamina nei ratti;
  • l’estratto ha anche represso la crescita tumorale nei topi portatori di xenotrapianti di cellule HepG2. 

Pertanto, gli estratti di Balanophora laxiflora possono essere considerati come un nuovo candidato farmaco per il trattamento del cancro del fegato”, concludono gli autori.

I prossimi studi dovranno chiarire l’eventuale efficacia dell’estratto anche per gli esseri umani.

FONTE: Journal of Functional Foods

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